ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero: il bando per giovani e donne
Il 2025 vede attivo e rifinanziato ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, misura strategica di finanziamento che ha come obiettivo quello di rafforzare il sostegno alle iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e giovani e favorire lo sviluppo di nuove imprese femminili in tutto il territorio nazionale.
Le agevolazioni sono disponibili in tutta Italia e si traducono in un mix di finanziamenti a fondo perduto e a tasso agevolato atte a coprire fino al 90% delle spese. per un importo massimo di 1.500.000 euro per le imprese costituite da non più di 36 mesi e 3.000.000 euro per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi.
Si rivolge a micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi (dunque anche imprese da farsi) alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne senza limiti di età.
Le iniziative ammesse devono riguardare:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- commercio di beni e servizi;
- turismo, incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.
Resto al Sud 2025: fondo perduto fino a 200.000€ per imprese del Mezzogiorno
Tra i contributi a fondo perduto più gettonati c’è sicuramente Resto al Sud di Invitalia. Ad oggi (dati 1° gennaio 2025), Resto al Sud ha finanziato 18.561 progetti, concesso un totale di 821 milioni di euro e creato 61.834 posti di lavoro. Si tratta quindi indubbiamente di un incentivo che funziona e che continua a rappresentare un’importante opportunità per la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nel Mezzogiorno e in alcune regioni selezionate del centro Italia. In particolare, le regioni incluse sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Sono finanziabili:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
- commercio
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
Sono escluse le attività agricole.
I fondi, disponibili per 1 miliardo a 250 milioni di euro, sono rivolti a nuove attività imprenditoriali (o ampliamento di imprese già esistenti purché costituite dopo il 21 giugno 2017) e liberi professionisti con meno di 56 anni.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, ammesse da bando suddividendo il contributo in questo modo:
- un 50% dell’agevolazione è erogata in forma di contributo a fondo perduto
- l’altro 50% è un finanziamento a tasso zero
con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
- 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
- fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Resto al Sud 2.0: il fondo perduto per l’autoimprenditorialità
Resto al Sud 2.0, previsto dal Decreto Coesione, mira a incentivare la creazione di nuove attività imprenditoriali e autonome nel Sud Italia per giovani under 35. La misura offre voucher fino a 50.000 euro e contributi a fondo perduto coprendo fino al 75% delle spese. Le iniziative possono essere individuali o collettive e i beneficiari devono essere disoccupati o in condizioni di vulnerabilità. Sono stanziati 49,5 milioni di euro per il 2024 e 445,5 milioni per il 2025.
Il programma finanzia formazione, tutoraggio e investimenti per l’avvio di attività. I giovani possono ottenere un voucher di 40.000-50.000 euro e contributi a fondo perduto per spese fino a 200.000 euro, con copertura dal 70% al 75%. Compatibile con NASpI anticipata e altre indennità di disoccupazione, non ha scadenze per la presentazione della domanda.
Digital Transformation: fino al 50% dei costi a fondo perduto
L’obiettivo primario dell’incentivo Digital Transformation è sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso l’attuazione di progetti mirati volti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 e nelle soluzioni tecnologiche digitali di filiera.
Per finanziare tali progetti, sono state allocate risorse finanziarie pari a 100.000.000 euro. Entrambe le categorie di progetti ammissibili potranno beneficiare di agevolazioni, le quali verranno concesse sotto forma di una percentuale fissa pari al 50% dei costi e delle spese ritenute ammissibili. È importante notare che le spese idonee per ottenere tali agevolazioni devono rientrare nell’intervallo compreso tra 50.000 e 500.000 euro.
Incentivi Smart and Start Italia 2025
Altro incentivo attivo è Smart&Start Italia, un’iniziativa che si preoccupa di garantire la crescita e lo sviluppo delle startup innovative nel nostro Paese. Questo finanziamento ingloba progetti tra 100.000 € e 1,5 milioni di euro.
Le imprese che hanno la possibilità di accedere a finanziamenti di questo tipo non devono essere costituite da più di 60 mesi ed essere iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.